Web radio, queste sconosciute

Posted at 10:32






Da anni
esistono le Web radio, ovvero quelle piattaforme musicali con cui è possibile crearsi delle playlist confezionate su misura, seguendo i propri e personalissimi gusti , oppure , come nel caso della più famosa "Pandora", lasciandosi guidare dal brevettato Music genoma che "aiuta gli utenti alla compilazione delle playlist."
Ve ne sono pure altre a carattere "social network" ma con la stessa consapevolezza con cui lo segnaliamo diciamo anche che lasciano molto a desiderare.
Forse non tutti sanno, però, che non è possibile ascoltare in Italia le grandi webradio americane come Pandora per mancati accordi relativi all'uso di licenze e intralci vari.
Negli Stati Uniti, dove il diritto d'autore è sancito dalla Costituzione, la legislazione è moderna ed al passo con le mutevoli esigenze del mercato .
In Italia abbiamo invece questa macchinosa e mafiosetta S.I.A.E. che, anzichè fare gli interessi della musica, si preoccupa di coltivare il proprio orticello fatto di pizzi e assurde gabelle, basti pensare che una web radio costa in termini di tasse circa 4000€ all' anno. ( No Comment )
(da fabrizio mondo )
Al contrario, negli States è stato raggiunto un accordo a livello generale tra le associazioni della radio RMLC con la ASCAP (la nostra SIAE) per cui, visto lo stato moribondo delle radio FM a livello mondiale, si è deciso così di salvare la sorte del vecchio strumento con le nuove webradio disponibili online.
Economicità , praticità ed espansione del mercato a livello globale sono i vantaggi più evidenti ed immediati, nel lungo periodo invece si prevede che il mercato "legale" delle webradio costituirà il migliore dissuasore contro il download "pirata" dal momento che posso ascoltare i miei artisti preferiti sul pc o sul ipod/iphone/telefonino senza dover avere "fisicamente " il cd masterizzato.
(da supercom)
L' ipocrita politica italiana, che tanto si vanta di difendere la cultura, è invece surclassata dalla dinamica ed attenta legislazione d'oltreoceano che mostra in questo caso tutti gli aspetti migliori del capitalismo avanzato nell'accordo tra radio e loyalities owners, confermando sicuramente una svolta storica.


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