DLD - I didn't like the disco e Sleep is commercial : la musica italiana giusta

Posted at 17:25



E' arrivato il momento di parlarvi della splendida carriera artistica di due mie vecchie conoscenze romane. Cappello : erano i tempi dello storico Locale di Roma, irripetibile bar-club di musica indipendente di vicolo del Fico, dove ho avuto la fortuna di vedere dal vivo molti grandi cantautori di scuola romana quando erano ancora in nuce : Niccolò Fabi, il talentuoso Roberto "Bob Angel" Angelini (di cui è prezioso l' album dedicato a Nick Drake "Pong Moon"), gli Assenza del futuro dj e produttore techno di stanza a Berlino Francesco Assenza, (fratello di quel Federico Assenza, il "Divine", uno dei più grandi animatori e pr delle serate capitoline, colui che ha inventato le notti techno e house al Goa e al Mucca negli anni novanta) e una Lara Martelli ancora punk che già prometteva tanto.
Tutti e quattro si sono fatti le ossa fino ad approdare a Sanremo e ad album raffinati accolti calorosamente dalla critica, ma Francesco e Lara, i più irrequieti della vecchia banda de Il Locale, hanno avuto più di una brillante metamorfosi. Sono cresciuti nell' avanguardia musicale, animati da un energico spirito speculativo e curioso, eclettici di lungo corso sulla scia dei trend dell' elettronica internazionale, sintetizzando così in modo competitivo le loro comuni esperienze di songwriters indie, folk, o all' occorrenza anche jazz.
La Lara Martelli dell' ottimo Orchidea Porpora, (album dalla mistica bellezza acid folk prodotto dopo un lungo soggiorno negli States) è cresciuta ed ha sposato ora un progetto unico su suolo italiano, DLD aka I Didn't like the disco, coinvolta dallo straordinario musicista elettronico romano Folco Peroni e da Alessandro Angiolillo (dj e produttore trasferitosi a NY), ai quali presta la sua voce calda per serissime suite synth- elettroniche e techno dagli standard internazionali.
Il gruppo ha aperto la festa del Salone del Mobile a Milano ed è stato subito boom.
Lara capisce le tendenze, cosa molto rara per la musica italiana, solca la strada della dance raffinata, e cantando su eleganti melodie techno e ambient conferma il suo talento raro.
La voce della cantautrice romana di origini finlandesi risplende nelle portentose ballate ambient di Sun, First Flight, e OC e in brani dance eccellenti, molto DFA oriented (l' etichetta di NYC del momento) come Bring me @ school e Into the snow, dove strizza l' occhio alla musica cool contemporanea di gente come Simian Mobile Disco, Juan MacLean, Animal Collective o Glass Candy, tanto per fare qualche nome. Più berlinese e intrigante It hurts but I like it, mentre in chiusura è Melody a sfolgorare, esimio capolavoro di ambient techno uscito dalle magiche macchine di Peroni e Angiolillo, che può tranquillamente competere con un Apparat, per farla breve.
DLD ci piace da morire, ed è questa la musica italiana da non perdere per nessun motivo. Per ascoltare : http://www.myspace.com/idld
Si spinge oltre il cammino di Lara Martelli & friends Francesco Assenza, che dopo la lunga carriera di dj al Goa di Roma va a vivere a Berlino per fare musica seriamente. Fonda con Andrea Ferlin Sleep is commercial, etichetta discografica techno che in pochi anni svetta le classifiche internazionali producendo molti italiani e tedeschi emergenti e non, con lo stesso Assenza in primafila.
Bel salto per la wave techno romana, che ha voluto mettersi in gioco oltre i confini nazionali e gli incasinati locali capitolini, sfatando il mito snob dei musicisti ortodossi secondo cui un dj non può essere musicista e capirne di musica. Dal suo indie d' autore (di cui ricordo la bellissima Angeli) Francesco è arrivato a comporre magnifica minimal techno contemplativa, ecco un italiano che ha un futuro a rubare hit a Pantha du Price. Incredibile ma vero.
Il 19 gennaio 2011 chi si trova a Berlino non si perda l' ultima produzione di Assenza, verrà presentata in una festa tutta made in Sleep is Commercial allo splendido Watergate :
Gek vs. Hertzen - It´s A Sad And Beautiful World EP

Sic006 from Sleep is Commercial on Vimeo.

DIGITAL LIFE : intervista a Fabio Ghioni

Posted at 08:03
Perché la crociata di Assange può tornare controproducente. Parla il re degli hacker italiani

Non esalta WIkileaks come i colleghi e dubita dell’ attendibilità e autonomia delle informazioni di Julian Assange, troppo esposto come una rockstar per essere genuino, e che potrebbe invece essere stato finanziato improvvisamente da governi o grandi gruppi industriali con secondi fini. La sua creatura, Hacker Republic, community virtuale di oltre trenta mila persone e nome anche del suo ultimo libro di successo, è la risposta italiana al sito di Assange, un underground cibernetico di valore che vuole trasformare in un' originale corrente di opinione web 2.0. A parlare è il numero uno degli hacker italiani, Fabio Ghioni , il genio informatico a capo della sicurezza digitale di Telecom venuto agli onori delle cronache internazionali per aver mosso qualche anno fa l’ attacco all’ americana Kroll investigation e ai server del Corriere della Sera.

Nella videointervista su Agoravox Italia Ghioni risponde alle nostre domande su cyberwar, comunità hacker, pro e contro della divulgazione online di informazioni sensibili con un punto di vista critico e indipendente.

E dal suo sito tuona : “Preparatevi alla guerra cibernetica”.

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Valentine's 2010 Album Toplist

Posted at 07:55

1. There is love in you. Four Tet

Il quinto album di quel genio sbarazzino e candido di Kieran Hebden è un tributo al postpunk della grande Mela anni '80 con miscela di disco e vecchio punk da dancefloor d' autore, e visionari dreamscapes che non rinunciano al miglior folk psichedelico di quaranta anni fa. Irresistibile Circling..che sembra una versione ambient techno della chitarra ipnotica di Josè Gonzalez. Questa è invece la incredibile Plastic People. Questo sì che è AMORE ed estasi per la musica : l' intero album su Groove shark

2. Prins Thomas - FULL PUPP. Prins Thomas

Nu-disco e krautrock disco oriented per il genere più figo e caldo del decennio, re-inventato ad arte nelle metropoli nordeuropee di Lindstrom e Prins Thomas. Inarrestabile ritmo della nuova dance raffinata. Wendy not Walter!

3. Landings. Richard Skelton

Non ci sono parole per descrivere l' ambient folk magico e "le composizioni del fiume" dell' elfo di Norwich. Solo da ascoltare, con brividi a fior di pelle.

4. Cosmogramma. Flying Lotus

Quando si dice la musica contemporanea. Album completo, con la modernità impalpabile del futuro prossimo e l' invasione di intelligenza, fantasia, e viaggi interstellari in un buco nero caotico -creativo.

Come ignorare l' eccitazione di Satellite (un trailer dell' album) e pezzi come Do The Astral Plane?

5 . Feeling without touching. Glass Candy/ Glass Eights. John Roberts

6. This is happening. LCD Soundsystem

(Tanta energia e perfetta melodia che è ALL I WANT, per il gruppone che svetta sempre) E poi, volevate una HIT, eccovene qui una superba dei ragazzi.

7. Halcyon Digest. Deerhunter

Guardare indietro e avanti contemporaneamente si può. Garage pop, new wave, neo-psichedelia, pop-rock dei giorni nostri combinati con la migliore alchimia shoegaze. Timeless Desire Lines.

8. Where did the night fall. Unkle (Natural selection)

9. North. Darkstar

Romanticismo decadente in musica

10. Black Noise. Pantha Du Prince (album trailer)

Qui lo splendido singolo Stick to my side di Pantha Du Price featuring Animal Collective.

"One of the most intelligent artist that the electronic scene has ever had. Philosophical, pantheist, contemplative techno." - cit. Ascoltare per credere, Lay in a shimmer.


...continua....

11. Liumin. Deepchord presents echospace . The coldest season

12. Greenberg Soundtrack (James Murphy from LCD S. and others)

13. Swim. Caribou

14. Escapades: Live in Brooklyn digital, self-released 2010 White Rainbow. Incantevoli paesaggi sonori dal sottobosco dell' ambient americana dell' artista e performer avant-garde Adam Forkner.

15 DJ Kicks. The Juan MacLuan

16. Bonobo. Black sands

17 Returnal Oneohtrix Point Never (Antony- Fennesz)

18. The Art Of Dying Alone Bvdub different place different time

20 Top Music Documentary .

Posted at 07:37
Il genere documentario, seppur con il suo nobile pedigree , fino a qualche anno fa era quasi scomparso dal circuito cinematografico "mainstream" . Oggi , pur con le sue varie derivazioni "docu-fiction" o "nocumentary" , ha riscoperto una nuova era di vitalità grazie alle nuove tecnologie , che consentono di realizzare pellicole a basso costo oppure di grande impatto visivo come il 3D.
Inoltre bisogna considerare che l' avvento della televisione satellitare/via cavo  é stata una svolta determinante  per la ripresa della produzione di documentari.
Nessuno  avrebbe immaginato nel 2004 il grandissimo successo in termini di box office raggiunto da Micheal Moore con il suo Fahrenheit 9/11 (imbattuto campione d'incassi), eppure oggi finalmente il documentario è un prodotto offerto al grande pubblico e non più ad una ristretta schiera di nerds.
Con particolare riferimento alla musica, a parte  l'eccezione di  This is it ( il documentario tempestivamente uscito alla morte di MJ ) il botteghino ha maggiormente premiato le tematiche naturalistiche o sociali.
Tuttavia il genere del documentario musicale costituisce per molti grandi registi  un' attrazione irrefrenabile. Qualche esempio? Tra tutti  Martin Scorsese poi Jonathan Demme, Julien Temple, Wim Wenders, Peter Greenway, Clint Eastwood (in qualità di produttore).
Nella playlist che segue i 20 top music documentary che più ci hanno incuriosito/appassionato/divertito, sicuramente mai annoiato.





in ordine di apparizione:
Wild Combination : a portrait of Arthur Russell;
Let's Get Lost ;
The Blues, from Mali to Mississipi;
Heima;
The future is unwritten;
American hardcore;
Buena vista club social;
Gimme shelter;
Joy Division;
Oil City Confidential;
Dig!;
The devil and Daniel Johnston;
No Direction Home;
Gypsy Caravan: When the Road Bends;
Woodstock 1969, 3 days of peace & music;
Don't Look Back;
Straight No Chaser;
Heart of gold;
Stop Making Sense.

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Il fascino discreto dei cortometraggi animati.

Posted at 16:27
Se vi piacciono i cortometraggi animati , siete nel posto giusto.
Nel player di sotto è possibile approfittare di una selezionata raccolta, a cura di sovrappensiero, dei 10 migliori cortometraggi visti nel 2009. Molti sono visibili in versione integrale (grazie alla lungimiranza degli autori), altri solo in versione trailer.

nella foto Lea Shore regista di Meatwaffle


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Hopper e Lichtenstein : l'arte americana sbarca in Italia, 2 grandi mostre da non perdere

Posted at 10:32
Siamo stati a Roma per la mostra di Edward Hopper al Museo del Corso e a Milano alla triennale per Roy Lichtenstein .
La prima, seppur di grande portata, appare forse incompleta per l'assenza dei quadri piú famosi del periodo d'oro ( tipo Nighthawks , alcuni del periodo di Cape Cod, o Automat ). Non mancano peró Morning Sun , Second Story Sunlight e South Carolina Morning a dare un pò di ossigeno alla mostra.
Il Museo del Corso é un tantino angusto, ma una visita vale sempre la pena.

Completa e articolata é invece la mostra su Roy Lichtenstein che si propone come vera e propria antologia dell'artista americano.

Le molteplici fasi artistiche di Lichtenstein sono ben rappresentate , dal modernismo alla pop art .

Al centro della retrospettiva, l'incredibile mix tra cultura europea ed americana e le tecniche innovative dell'artista che guidano neofiti e appassionati in un ideale percorso visivo.
Originale è il video prodotto per l'occasione dalla stessa triennale in cui vengono descritti i momenti significativi dell'artista con le testimonianze di coloro che lo hanno supportato nella sua ascesa (fra tutte interessantissima quella di Leo Castelli).
C'e' poi una sezione dedicata alle sue tecniche pittoriche : stencil per i puntini Ben Day, accompagnato dall' uso della pittura acrilica c.d. magma per gli intensi fondi colorati.




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Intervista a Louie Psihoyos, regista di The Cove, l' eco - documentario Premio OSCAR 2010

Posted at 04:25
Quando dalla barca accanto, nella darsena del porto di Saint John’s di Antigua, Louie Psihoyos si affacciò a chiedere consigli a uno qualunque come Steven Spielberg su come girare il suo primo film, la prima raccomandazione che il regista americano si sentì di dare al suo vicino, celebre fotografo di National Geographic ora in odore di Oscar, fu un diretto e sardonico “Mai fare film su animali e barche”. Troppo tardi, Psihoyos aveva già infranto le regole, scegliendo fin dall’ inizio ciò che gli stava più a cuore: i delfini di Taiji, in Giappone.

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paranormal creativity : 2 finali alternativi del film + bonus horror amatoriali

Posted at 06:36
Dopo 11 anni dalla clamorosa presentazione di blair witch project al Sundance festival, un altro film a carattere quasi amatoriale ha sbancato il botteghino dei cinema battendo la concorrenza delle grandi produzioni hollywoodiane.
Paranormal activity , comunque vada, puó sicuramente definirsi il fenomeno cinematografico dell'anno grazie anche al viral marketing generato, ivi compresa la storia dei diversi finali del film .
attenzione: cliccando oltre, lo spoiler potrebbe rovinarvi  la visione del film .
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il grande ritorno di Gil Scott-Heron

Posted at 05:58
Poeta, rivoluzionario, padre del rap (?), drogato cronico e anche homeless, questo e molto altro é stato il magnifico Gil Scott Heron, quello di "In the bottle" e "The revolution will be not televised".
Torna con la sua grande musica e gli inconfondibili "spoken words", una luce in un tunnel buio, come scrive il L.A. Times.
in uscita (Usa/Uk) l'8 febbraio
usa l'eslusivo player per ascoltare l'anteprima.

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can you dig it? immagini e (grande) musica della Blaxploitation

Posted at 17:18
"An exemplary collection that is near perfect", sentenzia The Wire a proposito della ennesima compilation sulla blaxploitation.
Bisogna riconoscere peró che l'ultima produzione della straordinaria soul jazz records ( vende solo musica giusta ) sembra proprio , come ritiene l'autorevole magazine britannico , un "necessary purchase".
Infatti oltre alle fantastiche colonne sonore degli (orrendi) "B" movies americani degli anni '70 si trova nella confezione un interessante booklet di ben 100 pagine con le descrizioni dei films , fotografie originali e le locandine che da sole valgono il prezzo dei 2 cd (11.99 sterline).
Ascolta clips e compra

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