DLD - I didn't like the disco e Sleep is commercial : la musica italiana giusta
Tutti e quattro si sono fatti le ossa fino ad approdare a Sanremo e ad album raffinati accolti calorosamente dalla critica, ma Francesco e Lara, i più irrequieti della vecchia banda de Il Locale, hanno avuto più di una brillante metamorfosi. Sono cresciuti nell' avanguardia musicale, animati da un energico spirito speculativo e curioso, eclettici di lungo corso sulla scia dei trend dell' elettronica internazionale, sintetizzando così in modo competitivo le loro comuni esperienze di songwriters indie, folk, o all' occorrenza anche jazz.
La Lara Martelli dell' ottimo Orchidea Porpora, (album dalla mistica bellezza acid folk prodotto dopo un lungo soggiorno negli States) è cresciuta ed ha sposato ora un progetto unico su suolo italiano, DLD aka I Didn't like the disco, coinvolta dallo straordinario musicista elettronico romano Folco Peroni e da Alessandro Angiolillo (dj e produttore trasferitosi a NY), ai quali presta la sua voce calda per serissime suite synth- elettroniche e techno dagli standard internazionali.
Il gruppo ha aperto la festa del Salone del Mobile a Milano ed è stato subito boom.
Lara capisce le tendenze, cosa molto rara per la musica italiana, solca la strada della dance raffinata, e cantando su eleganti melodie techno e ambient conferma il suo talento raro.
La voce della cantautrice romana di origini finlandesi risplende nelle portentose ballate ambient di Sun, First Flight, e OC e in brani dance eccellenti, molto DFA oriented (l' etichetta di NYC del momento) come Bring me @ school e Into the snow, dove strizza l' occhio alla musica cool contemporanea di gente come Simian Mobile Disco, Juan MacLean, Animal Collective o Glass Candy, tanto per fare qualche nome. Più berlinese e intrigante It hurts but I like it, mentre in chiusura è Melody a sfolgorare, esimio capolavoro di ambient techno uscito dalle magiche macchine di Peroni e Angiolillo, che può tranquillamente competere con un Apparat, per farla breve.
DLD ci piace da morire, ed è questa la musica italiana da non perdere per nessun motivo. Per ascoltare : http://www.myspace.com/idld
Si spinge oltre il cammino di Lara Martelli & friends Francesco Assenza, che dopo la lunga carriera di dj al Goa di Roma va a vivere a Berlino per fare musica seriamente. Fonda con Andrea Ferlin Sleep is commercial, etichetta discografica techno che in pochi anni svetta le classifiche internazionali producendo molti italiani e tedeschi emergenti e non, con lo stesso Assenza in primafila.
Bel salto per la wave techno romana, che ha voluto mettersi in gioco oltre i confini nazionali e gli incasinati locali capitolini, sfatando il mito snob dei musicisti ortodossi secondo cui un dj non può essere musicista e capirne di musica. Dal suo indie d' autore (di cui ricordo la bellissima Angeli) Francesco è arrivato a comporre magnifica minimal techno contemplativa, ecco un italiano che ha un futuro a rubare hit a Pantha du Price. Incredibile ma vero.
Il 19 gennaio 2011 chi si trova a Berlino non si perda l' ultima produzione di Assenza, verrà presentata in una festa tutta made in Sleep is Commercial allo splendido Watergate :
Gek vs. Hertzen - It´s A Sad And Beautiful World EP
Sic006 from Sleep is Commercial on Vimeo.
DIGITAL LIFE : intervista a Fabio Ghioni
Non esalta WIkileaks come i colleghi e dubita dell’ attendibilità e autonomia delle informazioni di Julian Assange, troppo esposto come una rockstar per essere genuino, e che potrebbe invece essere stato finanziato improvvisamente da governi o grandi gruppi industriali con secondi fini. La sua creatura, Hacker Republic, community virtuale di oltre trenta mila persone e nome anche del suo ultimo libro di successo, è la risposta italiana al sito di Assange, un underground cibernetico di valore che vuole trasformare in un' originale corrente di opinione web 2.0. A parlare è il numero uno degli hacker italiani, Fabio Ghioni , il genio informatico a capo della sicurezza digitale di Telecom venuto agli onori delle cronache internazionali per aver mosso qualche anno fa l’ attacco all’ americana Kroll investigation e ai server del Corriere della Sera.
Nella videointervista su Agoravox Italia Ghioni risponde alle nostre domande su cyberwar, comunità hacker, pro e contro della divulgazione online di informazioni sensibili con un punto di vista critico e indipendente.
E dal suo sito tuona : “Preparatevi alla guerra cibernetica”.
Etichette: cyberwar, fabio ghioni, hacker, hacker republic, wikileaks
Valentine's 2010 Album Toplist
1. There is love in you. Four Tet
Il quinto album di quel genio sbarazzino e candido di Kieran Hebden è un tributo al postpunk della grande Mela anni '80 con miscela di disco e vecchio punk da dancefloor d' autore, e visionari dreamscapes che non rinunciano al miglior folk psichedelico di quaranta anni fa. Irresistibile Circling..che sembra una versione ambient techno della chitarra ipnotica di Josè Gonzalez. Questa è invece la incredibile Plastic People. Questo sì che è AMORE ed estasi per la musica : l' intero album su Groove shark
2. Prins Thomas - FULL PUPP. Prins Thomas
Nu-disco e krautrock disco oriented per il genere più figo e caldo del decennio, re-inventato ad arte nelle metropoli nordeuropee di Lindstrom e Prins Thomas. Inarrestabile ritmo della nuova dance raffinata. Wendy not Walter!
3. Landings. Richard Skelton
Non ci sono parole per descrivere l' ambient folk magico e "le composizioni del fiume" dell' elfo di Norwich. Solo da ascoltare, con brividi a fior di pelle.
4. Cosmogramma. Flying Lotus
Quando si dice la musica contemporanea. Album completo, con la modernità impalpabile del futuro prossimo e l' invasione di intelligenza, fantasia, e viaggi interstellari in un buco nero caotico -creativo.
Come ignorare l' eccitazione di Satellite (un trailer dell' album) e pezzi come Do The Astral Plane?
5 . Feeling without touching. Glass Candy/ Glass Eights. John Roberts
6. This is happening. LCD Soundsystem
(Tanta energia e perfetta melodia che è ALL I WANT, per il gruppone che svetta sempre) E poi, volevate una HIT, eccovene qui una superba dei ragazzi.
7. Halcyon Digest. Deerhunter
Guardare indietro e avanti contemporaneamente si può. Garage pop, new wave, neo-psichedelia, pop-rock dei giorni nostri combinati con la migliore alchimia shoegaze. Timeless Desire Lines.
8. Where did the night fall. Unkle (Natural selection)
9. North. Darkstar
Romanticismo decadente in musica
10. Black Noise. Pantha Du Prince (album trailer)
Qui lo splendido singolo Stick to my side di Pantha Du Price featuring Animal Collective.
"One of the most intelligent artist that the electronic scene has ever had. Philosophical, pantheist, contemplative techno." - cit. Ascoltare per credere, Lay in a shimmer.
...continua....
11. Liumin. Deepchord presents echospace . The coldest season
12. Greenberg Soundtrack (James Murphy from LCD S. and others)
13. Swim. Caribou
14. Escapades: Live in Brooklyn digital, self-released 2010 White Rainbow. Incantevoli paesaggi sonori dal sottobosco dell' ambient americana dell' artista e performer avant-garde Adam Forkner.
15 DJ Kicks. The Juan MacLuan
16. Bonobo. Black sands
17 Returnal Oneohtrix Point Never (Antony- Fennesz)
18. The Art Of Dying Alone Bvdub different place different time
20 Top Music Documentary .
Inoltre bisogna considerare che l' avvento della televisione satellitare/via cavo é stata una svolta determinante per la ripresa della produzione di documentari.
Nessuno avrebbe immaginato nel 2004 il grandissimo successo in termini di box office raggiunto da Micheal Moore con il suo Fahrenheit 9/11 (imbattuto campione d'incassi), eppure oggi finalmente il documentario è un prodotto offerto al grande pubblico e non più ad una ristretta schiera di nerds.
Con particolare riferimento alla musica, a parte l'eccezione di This is it ( il documentario tempestivamente uscito alla morte di MJ ) il botteghino ha maggiormente premiato le tematiche naturalistiche o sociali.
Tuttavia il genere del documentario musicale costituisce per molti grandi registi un' attrazione irrefrenabile. Qualche esempio? Tra tutti Martin Scorsese poi Jonathan Demme, Julien Temple, Wim Wenders, Peter Greenway, Clint Eastwood (in qualità di produttore).
Nella playlist che segue i 20 top music documentary che più ci hanno incuriosito/appassionato/divertito, sicuramente mai annoiato.
in ordine di apparizione:
Wild Combination : a portrait of Arthur Russell;
Let's Get Lost ;
The Blues, from Mali to Mississipi;
Heima;
The future is unwritten;
American hardcore;
Buena vista club social;
Gimme shelter;
Joy Division;
Oil City Confidential;
Dig!;
The devil and Daniel Johnston;
No Direction Home;
Gypsy Caravan: When the Road Bends;
Woodstock 1969, 3 days of peace & music;
Don't Look Back;
Straight No Chaser;
Heart of gold;
Stop Making Sense.
Etichette: documentari, musica
Il fascino discreto dei cortometraggi animati.
Nel player di sotto è possibile approfittare di una selezionata raccolta, a cura di sovrappensiero, dei 10 migliori cortometraggi visti nel 2009. Molti sono visibili in versione integrale (grazie alla lungimiranza degli autori), altri solo in versione trailer.
nella foto Lea Shore regista di Meatwaffle
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Etichette: short films
Hopper e Lichtenstein : l'arte americana sbarca in Italia, 2 grandi mostre da non perdere
La prima, seppur di grande portata, appare forse incompleta per l'assenza dei quadri piú famosi del periodo d'oro ( tipo Nighthawks , alcuni del periodo di Cape Cod, o Automat ). Non mancano peró Morning Sun , Second Story Sunlight e South Carolina Morning a dare un pò di ossigeno alla mostra.
Il Museo del Corso é un tantino angusto, ma una visita vale sempre la pena.
Completa e articolata é invece la mostra su Roy Lichtenstein che si propone come vera e propria antologia dell'artista americano.
Le molteplici fasi artistiche di Lichtenstein sono ben rappresentate , dal modernismo alla pop art .
Al centro della retrospettiva, l'incredibile mix tra cultura europea ed americana e le tecniche innovative dell'artista che guidano neofiti e appassionati in un ideale percorso visivo.
Originale è il video prodotto per l'occasione dalla stessa triennale in cui vengono descritti i momenti significativi dell'artista con le testimonianze di coloro che lo hanno supportato nella sua ascesa (fra tutte interessantissima quella di Leo Castelli).
C'e' poi una sezione dedicata alle sue tecniche pittoriche : stencil per i puntini Ben Day, accompagnato dall' uso della pittura acrilica c.d. magma per gli intensi fondi colorati.
Etichette: Hopper, Lichtenstein, mostre
Intervista a Louie Psihoyos, regista di The Cove, l' eco - documentario Premio OSCAR 2010
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paranormal creativity : 2 finali alternativi del film + bonus horror amatoriali
Paranormal activity , comunque vada, puó sicuramente definirsi il fenomeno cinematografico dell'anno grazie anche al viral marketing generato, ivi compresa la storia dei diversi finali del film .
attenzione: cliccando oltre, lo spoiler potrebbe rovinarvi la visione del film .
Etichette: alex visani, b movies, horror, paranormal activity
il grande ritorno di Gil Scott-Heron
Torna con la sua grande musica e gli inconfondibili "spoken words", una luce in un tunnel buio, come scrive il L.A. Times.
in uscita (Usa/Uk) l'8 febbraio
usa l'eslusivo player per ascoltare l'anteprima.
Etichette: black poetry, gil scott-heron, spoken words
can you dig it? immagini e (grande) musica della Blaxploitation
Infatti oltre alle fantastiche colonne sonore degli (orrendi) "B" movies americani degli anni '70 si trova nella confezione un interessante booklet di ben 100 pagine con le descrizioni dei films , fotografie originali e le locandine che da sole valgono il prezzo dei 2 cd (11.99 sterline).
Ascolta clips e compra
Etichette: black music, soul